Studio di Agronomia Baffetti - News e scadenze

18/feb/2014

Domanda iniziale PSR 2007/2013 Mis. 123.a

"Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli"

La misura prevede il sostegno ad investimenti materiali ed immateriali concernenti la raccolta, il 
condizionamento, la lavorazione e trasformazione, la conservazione, il confezionamento, e la 
predisposizione per le successive fasi di distribuzione commerciale o di utilizzazione industriale dei 
prodotti agricoli primari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nei settori di produzione di seguito indicati 
secondo con le limitazioni specificate nel bando: 
− Animali vivi, carni, e altri prodotti primari di origine animale 
− Latte 
− Olive e olio di’oliva (limitato all’olio di oliva extravergine e olio di sansa di oliva) 
− Semi oleosi 
− Cereali 
− Ortofrutticoli, legumi, piante officinali e aromatiche, piccoli frutti e funghi 
− Fiori e piante 
− Miele e altri prodotti dell’apicoltura 
− Colture industriali: tessili e per la produzione di biomassa 
− Tabacco 
 
E’ escluso il settore vitivinicolo. 
 
 
Il sostegno agli investimenti riguarda: 

1. Investimenti materiali 
a) realizzazione di modeste opere edili strettamente funzionali e connesse agli investimenti di cui alla 
successiva lett. b); 
b) acquisto e installazione di nuovi macchinari, attrezzature e impianti; 
c) investimenti intesi a migliorare le condizioni relative alla sicurezza sul posto di lavoro e finalizzati al 
miglioramento ambientale 

2. Investimenti immateriali 
a) ricerche e analisi di mercato; 
b) supporto tecnico per l’attivazione di sistemi di tracciabilità dei prodotti; 
c) spese relative a progetti finalizzati all’integrazione e alleanza fra imprese; 
d) studi e progettazione per attività rivolte alla valorizzazione commerciale dei prodotti; 
e) spese propedeutiche all’acquisizione certificazioni ambientali, di processo e di prodotto, 
sociali/etiche. 
 
 
Spese ammissibili 
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spesa: 
a) lavori e opere edili; 
b) macchinari e attrezzature; 
c) investimenti immateriali di cui: 
- ricerche e analisi di mercato, 
- supporto tecnico per l’attivazione di sistemi di tracciabilità dei prodotti, 
- spese relative a progetti finalizzati all’integrazione e alleanza fra imprese, 
- studi e progettazione per attività rivolte alla valorizzazione commerciale dei prodotti, 
- spese propedeutiche all’acquisizione certificazioni ambientali, di processo e di prodotto, 
sociali/etiche. 
d) Spese generali. 
 

28/feb/2014

Domanda iniziale PSR 2007/2013 Mis. 214.a

"Pagamenti agroambientali": contributi per agricoltura biologica e integrata.

214. a1 Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica
L’azione ha la finalità di sostenere l’introduzione o il mantenimento dei metodi dell’agricoltura 
biologica, consistenti nell’esclusione dei prodotti di sintesi per la fertilizzazione e la difesa delle 
colture, oltre che nell’adozione di pratiche agronomiche relative alla gestione delle superfici 
coltivate (es. avvicendamenti, rotazioni, sovesci, fasce inerbite ecc.). Gli aderenti all’azione 
devono pertanto impegnarsi per un quinquennio al rispetto dei vincoli previsti dai regg. (CE) n. 
834/2007 e n. 889/2008.

Interventi ammissibili al finanziamento
L’impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto delle tecniche di produzione biologica 
definite dai regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008. 

L’impegno di durata quinquennale deve interessare l’intera superficie dell’ UTE in possesso del 
beneficiario, e per la quale è stato assunto l’impegno. 

214. a2 Introduzione o mantenimento dell’agricoltura integrata
L’azione ha la finalità di sostenere l’introduzione e/o il mantenimento dei metodi dell’agricoltura 
integrata, così come definita in regione Toscana dalla l.r. 15/04/1999 n.25 “Norme per la 
valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata e 
tutela contro la pubblicità ingannevole” che istituisce un marchio ‘Agriqualità’ per identificare i 
prodotti ottenuti secondo metodi a minor impatto ambientale. L’esigenza di sostenere in Toscana 
l’adozione di pratiche di agricoltura integrata deriva dalla necessità di ridurre l’impatto 
ambientale delle pratiche agricole, in particolare nelle zone vulnerabili all’inquinamento da 
nitrati, in quelle in cui appare necessario salvaguardare le risorse idriche e in quelle di maggior 
pregio ambientale, in cui è importante proteggere la biodiversità.
L’impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto dei disciplinari di produzione integrata 
definiti dalla Regione Toscana e deve interessare l’intera superficie dell’UTE in possesso del 
beneficiario e per la quale è stato assunto l’impegno.

214. a3 Conservazione delle risorse paesaggistiche e ambientali
Intervento b - Sospensione delle produzioni agricole con impossibilità di ricavare 
qualsiasi tipo di reddito
L’intervento vuole contribuire alla mitigazione del processo di inquinamento delle falde acquifere 
eliminando alcune fonti di inquinamento, principalmente dovute all’apporto di nitrati, derivanti 
dalla pratica agricola.
L’impegno, di durata quinquennale, consiste nel sospendere ogni pratica agricola su terreni di 
almeno 1 ha di superficie, con impossibilità di ricavare qualsiasi tipo di reddito.

Intervento d - Colture per l’alimentazione della fauna selvatica.
L’intervento vuole favorire la diversità biologica fornendo alla fauna selvatica risorse alimentari e 
tutelando la qualità delle acque mediante la riduzione dell’uso di composti azotati e fosfatici.
L’impegno di durata quinquennale prevede il compenso del mancato reddito derivante dalle 
attività agriciole per le superfici interessate dal seguente intervento:
• realizzazione, su terreni agricoli, di colture a perdere (sorgo, saggina, grano, orzo, 
girasole, favino in miscuglio di due o più specie) da rilasciarsi in campo per 
l’alimentazione della fauna selvatica, attuate senza impiego di fertilizzanti e fitofarmaci.



06/mar/2014

Incontro: "La PAC 2014-2020 e le scelte delle imprese agricole"

Incontro professionale organizzato da Agricoltori e Allevatori Ascianesi.


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10/mar/2014

"Modalità applicative delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 299/2013 recante modifica del regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa di oliva nonchè ai metodi ad essi attinenti."

Dal 1 gennaio 2014 è obbligatoria la tenuta dei registri telematici di carico e scarico dell'olio di oliva sul portale SIAN.
Restano escludi dall'obbligo in questione gli operatori che detengono esclusivamente oli:
- utilizzati quali ingredienti  in prodotti alimentari diversi dalle miscele di oli disciplinate all'art. 6 paragrafo 1, del Reg. UE n.29/2012;
- destinati ad usi non alimentari;
- destinati all'autoconsumo;
- preconfezionati ed etichettati.
 
lo scrivente studio è a disposizione per la registrazione della propria azienda sul portale SIAN così da ottenere il rilascio delle credenziali.
 
Circolare n.7524 del 20 dicembre 2013 disponibile al seguente link:

http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2909

"Modalità applicative delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 299/2013 recante modifica del regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa di oliva nonchè ai metodi ad essi attinenti."


31/mar/2014

Anche il Corriere di Siena nell'inserto AGRICOLTURA parla di noi

STUDIO DI AGRONOMIA BAFFETTI: "LE AZIENDE SI AVVICINANO PER CERCARE NUOVI ORIZZONTI"
"Copriamo tutti i settori agricoli di interesse, il rapporto di collaborazione diventa spesso di amicizia"


...Nel 1992, il Dott. Agr. Giacomo Baffetti apre a Siena lo studio denominato "Studio di Agronomia Baffetti" abbinando al nome fin da subito la dicitura "Progettazione e consulenza in agricoltura". In pochi anni lo studio diventa uno fra i più famosi della Provincia di Siena.
Principalmente le aziende si avvicinano allo studio per riuscire a sviluppare la propria attività, ovvero per cercare "nuovi orizzonti" e "nuovi settori di sviluppo" nell'attività agricola..."

Leggi l'intero articolo allegato:

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31/mar/2014

Articolo che parla di noi: "Agricoltura: esperienza e capacità del consulente"

Articolo pubblicato su START 2.0 allegato al mensile CAPITAL.

L'agricoltura è l'unico settore che continua a manifestare segnali positivi nonostante le difficoltà legate alla crisi, e stime ufficiali confermano la tendenza positiva per il prossimo futuro, assieme alla necessità di un`attività di consulenza e di assistenza alle aziende agricole da parte di professionisti dalle competenze specifiche.Tra questi si distingue lo Studio di Agronomia Baffetti con sede a Siena. attivo dal 1992, che vanta negli anni importanti consulenze. tra le quali per il Gruppo Zonin e il Gruppo Beretta. «Principalmente le aziende ci awicinano per riuscire a sviluppare la propria attività, per cercare “nuovi orizzonti">>. spiega il fondatore Giacomo Baffetti. E «Ciò è permesso dall'esperienza maturata e dal team dello studio che ad oggi riesce ad essere fra i più quotati sia per le competenze tecniche che per le aziende che vi si affidano. ll segno distintivo della nostra attività sta nell'unicità dell'approccio con le aziende in consulenza. riuscendo a fornire un supporto a 360 gradi che copre tutti i campi “agricoli” di interesse: dal vitivinicolo al cerealicolo, dallo zootecnico al forestale e non ultimo quello faunistico-venatorio››.

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31/mar/2014

Domanda di pagamento PSR 2007/2013 Mis. 132

"Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare"

31/mar/2014

Misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti - campagna 2013/2014 e successive

Le principali novità introdotte rispetto alla precedente programmazione riguardano:
 

  • l'incremento del sostegno che può arrivare fino a 16.000 euro ad ettaro in presenza di reimpianto preceduto da una estirpazione effettuata in attuazione della misura (elevabile fino a 22.000 euro ad ettaro nelle zone di particolare valenza ambientale e paesaggistica) nonché della compensazione per le perdite di reddito pari a 3.000 euro ad ettaro (1.000 euro ad ettaro in caso di sovrainnesto);
  • l'approvazione del nuovo prezzario analitico per il calcolo dei costi in fase di richiesta del sostegno e ad accertamento finale;
  • le comunicazioni annuali da inviare da parte dei viticoltori per il monitoraggio della spesa previste dalla normativa comunitaria;
  • la possibilità di finanziare una serie di operazioni precedentemente non ammissibili (esempio la predisposizione dell'impianto di irrigazione di soccorso)
Elenco delle operazioni finanziate:

1. OPERAZIONI COLLEGATE ALLA RICONVERSIONE VARIETALE (A) E ALLA 
RISTRUTTURAZIONE, COMPRESA LA RICOLLOCAZIONE, DELL’IMPIANTO 
VITICOLO (B):
• Operazioni collegate all’impianto viticolo oggetto di ristrutturazione:
o estirpazione dell’impianto viticolo 
o rimozione delle strutture di supporto (sostegni) e smaltimento 
o raccolta e trasporto dei ceppi, radici e altri residui vegetali 
• operazioni collegate alla preparazione del terreno dell’impianto viticolo ristrutturato 
e/o riconvertito: 
o analisi del suolo 
o rimozione delle pietre dal suolo (spietramento) 
o lavorazione profonda (rippatura, scasso) 
o aratura 
o erpicatura 
o fresatura 
o trattamenti antiparassitari e diserbo 
o concimazione organica e minerale 
• operazioni collegate alla realizzazione o innesto dell’impianto viticolo ristrutturato e/o 
riconvertito:
o squadro dell’impianto 
o realizzazione dell’impianto viticolo (lavoro di messa a dimora del 
materiale vegetale) 
o innesto / reinnesto 
o messa in opera e modifica delle strutture di supporto (sostegni) 
o acquisto dei materiali necessari per la realizzazione dell’impianto 
viticolo (barbatelle innestate o da innestare, marze, elementi per il 
fissaggio delle strutture di sostegno (ancore), tondini di ferro, filo 
di acciaio, tendifilo, legacci per pianta e tutto quanto necessario) 
o cure colturali (spese di allevamento, eliminazione infestanti, etc.) 

2. OPERAZIONI AMMISSIBILI SOTTO LA MISURA “MIGLIORAMENTI DELLE 
TECNICHE DI GESTIONE DELL’IMPIANTO VITICOLO” CON RIFERIMENTO AL 
NUOVO IMPIANTO VITICOLO O ALL’IMPIANTO VITICOLO RISTRUTTURATO 
E/O RICONVERTITO (C):
• operazioni collegate alla modifica della pendenza / livello dell’impianto viticolo: 
o modifica del profilo del terreno 
o livellamento del suolo 
o trasformazione e ricostituzione dell’impianto viticolo per 
permettere l’accesso diretto delle macchine 
• operazioni collegate a terrazze, ciglioni e muri a retta: 
o messa in opera, ricostruzione o distruzione di terrazzo, con o 
senza muri di pietra compresa la conversione dei piani di 
raccordo dei terrazzi al servizio del vigneto 
• operazioni collegate alle tecniche di impianto nell’ impianto viticolo ristrutturato: 
o messa in opera e modificazioni delle strutture di supporto 
(sostegni) 
• operazioni collegate all’istallazione o al miglioramento del sistema irriguo di soccorso: 
o allestimento e/o miglioramento dell’impianto di irrigazione del 
vigneto 

3. OPERAZIONI NON AMMISSIBILI
Le seguenti operazioni non sono ammissibili:
Semplice sostituzione ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 555/2008 o gestione 
ordinaria dell’impianto viticolo, in quanto l’obiettivo della misura è il miglioramento in 
termini di adeguamento alla domanda del mercato e l’incremento della competitività
• Protezione contro danni da vandalismo per esempio attraverso:
o Costruzione di schermi
o Protezione attiva attraverso produzione di suoni artificiali
• Protezione da uccelli per esempio attraverso:
o Copertura dei filari del vigneto con reti di protezione
o Macchine per spaventare gli uccelli
o Protezione attiva attraverso produzione di suoni artificiali
• Protezione dalla grandine con copertura dei filari del vigneto con reti di protezione
• Costruzione di frangivento / pareti di protezione dal vento
• Passi carrai - sia all'interno di un vigneto che quelli che portano a un vigneto
• Elevatori

Per ulteriori info:
http://www.regione.toscana.it/-/ristrutturazione-e-riconversione-vigneti?redirect=http%3A%2F%2Fwww.r...

15/mag/2014

Domanda di pagamento PSR 2007/2013 Mis. 214.a1 e Mis. 214.a2

"Pagamenti agroalimentari"

214 a Pagamenti agroambientali
La sottomisura prevede pagamenti per impegni agroambientali, messi in opera volontariamente da
agricoltori o altri soggetti gestori del territorio. Gli impegni, di durata quinquennale, sono assunti a fronte
della corresponsione di un pagamento forfetario versato annualmente per compensare i costi aggiuntivi ed i
minori ricavi sostenuti dal beneficiario nel rispettare i disciplinari di produzione o le condizioni previste
nell’ambito delle diverse azioni agroambientali descritte di seguito.

sottomisure
214. a1 Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica
L’azione ha la finalità di sostenere l’introduzione o il mantenimento del metodo dell’agricoltura biologica,
consistenti nell’esclusione dei prodotti di sintesi per la fertilizzazione e la difesa delle colture, oltre che
nell’adozione di pratiche agronomiche relative alla gestione delle superfici coltivate (es. avvicendamenti,
rotazioni, sovesci, fasce inerbite ecc.). Gli aderenti all’azione devono pertanto impegnarsi per un quinquennio
al rispetto dei vincoli previsti dai regg. (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008.
L’impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto delle tecniche di produzione biologica definite dai
regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e deve interessare l’intera superficie dell’ UTE in possesso del beneficiario, e
per la quale è stato assunto l’impegno.

214. a2 Introduzione o mantenimento dell’agricoltura integrata
L’azione ha la finalità di sostenere l’introduzione e/o il mantenimento del metodo dell’agricoltura integrata,
così come definita in regione Toscana dalla l.r. 15/04/1999 n.25 “Norme per la valorizzazione dei prodotti
agricoli ed alimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata e tutela contro la pubblicità ingannevole”
che istituisce un marchio ‘Agriqualità’ per identificare i prodotti ottenuti secondo metodi a minor impatto
ambientale. L’esigenza di sostenere in Toscana l’adozione di pratiche di agricoltura integrata deriva dalla
necessità di ridurre l’impatto ambientale delle pratiche agricole, in particolare nelle zone vulnerabili
all’inquinamento da nitrati, in quelle in cui appare necessario salvaguardare le risorse idriche e in quelle di
maggior pregio ambientale, in cui è importante proteggere la biodiversità.
L’impegno, di durata quinquennale, prevede il rispetto dei disciplinari di produzione integrata definiti dalla
Regione Toscana e deve interessare l’intera superficie dell’UTE in possesso del beneficiario e
per la quale è stato assunto l’impegno.

15/ago/2014

Articolo su AGRICOLTOUR (BASF) -Il più grande lavoro sulla terra-

"...«Massima qualità, tracciabilità ed economicità degli interventi». Lo ripete quasi come un mantra Giacomo Baffetti, Dottore Agronomo dell’Azienda Agricola Canonica a Cerreto. Siamo nel Chianti Classico, in Toscana, a 12 km da Siena, in uno dei paesaggi più incantati del mondo. I vigneti di Canonica a Cerreto si estendono per 21 ettari nel Comune di Castelnuovo Berardenga, nella parte più meridionale del territorio del Chianti Classico. 
L'altezza media è di 350 metri sul livello del mare e l'esposizione è a sud, su un altopiano da cui si vedono le celebri Crete senesi. Non solo vino (100mila bottiglie), ma anche olio e un’attenta accoglienza nell’agriturismo adiacente che gode di un panorama mozzafiato. è qui che Baffetti rivendica, con orgoglio, il ruolo sempre più determinante che i tecnici hanno ormai assunto in tutta la filiera produttiva di un’Azienda Agricola. «Consulenze multidisciplinari a 360 gradi, - le definisce Baffetti - noi tecnici dobbiamo supportare le Aziende nelle loro scelte. La missione dell’Agricoltura sta cambiando e la nuova Pac ci pone davanti a sfide diverse. 
«Massima qualità, tracciabilità ed economicità degli interventi». Lo ripete quasi come un mantra Giacomo Baffetti, Dottore Agronomo dell’Azienda Agricola Canonica a Cerreto. Siamo nel Chianti Classico, in Toscana, a 12 km da Siena, in uno dei paesaggi più incantati del mondo. I vigneti di Canonica a Cerreto si estendono per 21 ettari nel Comune di Castelnuovo Berardenga, nella parte più meridionale del territorio del Chianti Classico. 
Oggi torniamo a parlare di terra con gli agricoltori che hanno riconquistato un ruolo attivo. Oggi gli imperativi sono sostenibilità e biodiversità, puntando sulla tracciabilità del prodotto». è un lavoro lungo e paziente quello di Baffetti in una delle Aziende della storica famiglia Pucci di Firenze. «Il mio obiettivo – ci spiega– è fare sempre più interventi mirati, ma solo se ce n’è veramente la necessità. Se questo è vero nei seminativi, lo è ancora di più per la vite». Un intervento tecnico mirato, dunque, che parte da un attento monitoraggio e controllo con un’attenzione ai patogeni più resistenti e una scelta oculata dei macchinari da impiegare. 
«Qualità del prodotto, salvaguardia dell’ambiente. Vogliamo portare in cantina vini con il più basso contenuto di prodotti possibili». Da qui, la scelta dell’Azienda di spostarsi verso la produzione di vino biologico. Una scelta consapevole e di qualità che i consumatori dimostrano di apprezzare. «Il messaggio – aggiunge Baffetti – deve essere molto chiaro. Adesso quando si parla di biologico sono tutti molto più sensibili». La prospettiva? Su questa Baffetti non ha dubbi. «Dobbiamo lavorare in maniera professionale e far crescere i nostri clienti anche tecnicamente. 
I consulenti tecnici sono responsabili della crescita del settore agricolo. Negli ultimi dieci anni il rapporto tra imprenditore agricolo e consulente si è evoluto. Prima c’era molta più diffidenza verso i cambiamenti, adesso determinate scelte, specie se effettuate con un’attenzione agli aspetti economici vengono percepite come funzionali al miglioramento produttivo dell’Azienda»...."


Sotto l'articolo completo.

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